Osservatorio sui Fallimenti Aziendali in Italia: Analisi e Tendenze del 2024

Fallimenti e Liquidazioni Giudiziali in Italia: oltre 5.500 casi

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Il tessuto imprenditoriale italiano, composto in gran parte da piccole e micro imprese, continua a essere vulnerabile a fattori di rischio che possono condurre alla cessazione dell’attività economica. La liquidazione giudiziale, introdotta con il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, ha sostituito il fallimento con una procedura più flessibile, volta a garantire una gestione più efficiente dell’attivo e una maggiore tutela dei creditori. Il nuovo codice, entrato in vigore definitivamente nel luglio 2022, rappresenta quindi un cambiamento significativo nel panorama normativo italiano, introducendo strumenti volti a prevenire il fallimento aziendale e favorire la ristrutturazione delle imprese in difficoltà. Tuttavia, nonostante questa riforma, il numero di imprese che ricorrono alla liquidazione continua a crescere, segnalando le difficoltà persistenti del contesto economico.

Secondo i dati Creditsafe, negli ultimi tre anni, il numero di fallimenti e liquidazioni giudiziali ha registrato un costante aumento, passando da 4.522 casi nel 2022 a 4.626 nel 2023 (+2%), fino a un significativo rialzo nel 2024 con 5.583 casi, segnando un incremento del 21% rispetto all'anno precedente. Questo dato evidenzia una crescente difficoltà per le imprese nel mantenere la continuità operativa e sottolinea la necessità di interventi strutturali per arginare questa tendenza negativa. L’Osservatorio Creditsafe ha come obiettivo l’analisi del fenomeno mettendo in luce trend e variazioni che caratterizzano il panorama economico italiano.

Grafico fallimenti d'impresa
Chapter 1

Dati sconfortanti su tutto il territorio nazionale, ma il sud registra un +30% rispetto al 2024

A livello territoriale, i dati mostrano che la maggior parte delle liquidazioni giudiziali si concentrano nelle regioni del Sud Italia (25%), con un incremento del +30% rispetto all'anno precedente. Seguono il Nord-Ovest e il Centro, entrambi con una quota del 22%. Le Isole registrano l'11% dei casi, con un incremento del 29% rispetto al 2023. Questo suggerisce un peggioramento della situazione nelle aree meridionali e insulari, mentre le regioni settentrionali mostrano una maggiore stabilità. 

fallimenti per regione
Chapter 1

Impatto sulle PMI: quali sono le forme giuridiche e i settori più colpiti?

Le società di capitali rappresentano la maggioranza dei casi di fallimento, con l'81% del totale e una crescita del +20% rispetto all'anno precedente. Le imprese individuali, invece, costituiscono l'11% del totale, con un aumento più marcato del +26%. Questi dati riflettono la maggiore vulnerabilità delle imprese meno strutturate, che faticano a resistere alle difficoltà economiche e finanziarie.

La microimpresa è la categoria più colpita, rappresentando il 76% delle liquidazioni giudiziali, con un incremento del +23% rispetto al 2023. Le piccole imprese seguono con il 14% e un aumento del 19%. Al contrario, le medie imprese mostrano una percentuale molto ridotta (2%) e una variazione negativa del 5%, suggerendo una maggiore resilienza delle aziende di dimensioni più strutturate. Le piccole imprese sono le aziende che registrano il tasso di fallimento più elevato rispetto alle altre categorie, con un'incidenza dello 0,3%, a fronte di una media generale dello 0,1%, dato che evidenzia le difficoltà che le realtà imprenditoriali di dimensioni ridotte devono affrontare.

L'analisi per settore evidenzia che il commercio all'ingrosso e al dettaglio è il comparto più colpito, rappresentando il 24% delle liquidazioni giudiziali. Seguono le attività manifatturiere (19%) con un incremento del 18%, e il settore delle costruzioni (18%) che registra un significativo aumento del 37%. Tra gli altri comparti, le attività finanziarie e assicurative mostrano una crescita del 33%, mentre le attività professionali, scientifiche e tecniche registrano un incremento del 35%, rappresentando di fatto i settori merceologici in cui si sono verificati le variazioni maggiori tra tutti rispetto all’anno precedente. Al contrario, la fornitura di energia elettrica, gas e aria condizionata mostra un calo del 39%, così come il settore della gestione delle reti idriche e dei rifiuti (-22%).

fallimenti per settore

 

L'analisi dei dati sui fallimenti aziendali in Italia nel 2024 evidenzia una crescente pressione sulle micro e piccole imprese, con un incremento significativo delle liquidazioni giudiziali soprattutto nelle regioni del Sud e nelle Isole, con un tasso di fallimento medio dello 0,1%. Questo dato si inserisce in un contesto più ampio di crisi imprenditoriale, caratterizzato da un aumento delle chiusure aziendali e da un tasso di crescita negativo, come evidenziato in un nostro precedente articolo (Osservatorio sulle dinamiche imprenditoriali: il 2024 si chiude con un bilancio negativo).

 

La combinazione di instabilità del mercato, difficoltà di accesso al credito e crescente concorrenza rende sempre più complesso per le aziende mantenersi competitive. Meno del 70% delle PMI utilizza strumenti preventivi e non attua politiche di Credit Management: in un contesto così sfidante, è fondamentale adottare soluzioni efficaci per ottimizzare la gestione e migliorare la resilienza del proprio business. Scopri i prodotti e servizi Creditsafe per supportare la crescita e la stabilità della tua impresa.