Visto il quadro imprenditoriale e finanziario italiano, le soluzioni di finanza alternativa possono impattare positivamente sul nostro sistema economico, aiutando le PMI a reperire liquidità in tempi brevi, con pochi oneri burocratici.
La finanza alternativa aiuta le PMI a reperire liquidità in tempi brevi, con pochi oneri burocratici.
L’accesso al credito per le PMI rimane un tema spinoso in Italia: il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) nella sua indagine annuale (2019) posiziona il Bel Paese al 19° posto in Europa sotto questo punto di analisi, in retrocessione rispetto alla precedente 17° piazza [7]. La difficoltà nell’accesso al credito contribuisce ad aumentare il numero di PMI potenzialmente vulnerabili finanziariamente (ovvero che riscontrano una diminuzione di ricavi e profitti contestualmente all’incremento del debito e degli interessi finanziari) riscontrate essere in Italia più del 7% del totale, rispetto ad una media europea del 3%.
In questo contesto, nuove vie per ottenere risorse finanziarie ricevono un’accoglienza molto favorevole dall’ecosistema imprenditoriale. Gli strumenti di finanza alternativa si inseriscono sul mercato proponendo l’accesso al credito in tempi brevi e con modalità molto più flessibili rispetto alle soluzioni di finanza tradizionale, strutturati per non contemplare la necessità di ingenti sforzi documentali e burocratici. Inoltre, l'ingresso di nuovi operatori sul mercato determina l’incremento della competizione, dunque contribuisce a ridurre il costo del capitale preso a debito per le imprese.
Ma cosa si intende per finanza alternativa? La finanza alternativa si riferisce a tutti quei canali e quegli strumenti finanziari non compresi all’interno dei sistemi bancari e dei mercati dei capitali tradizionali (per l’Italia). Spesso le soluzioni di finanza alternative sono basate su modelli di disintermediazione abilitati dalla tecnologia ICT, quali le piattaforme digitali o le DLT (ad esempio, la Blockchain).
La finanza alternativa si conferma essere un fenomeno in forte crescita. Nel 2018 il volume di mercato a livello europeo (incluso il Regno Unito) ha raggiunto il valore di $ 18.100 milioni, con una crescita del 52% rispetto l’anno precedente. Il Regno Unito rappresenta la nazione europea dove il fenomeno della finanza alternativa risulta maggiormente affermato, con un peso sul valore del mercato europeo del 30% al 2018.
Nello stesso anno l’Italia si posiziona quarta, dopo Germania (7,1%) e Francia (5,2%), attestandosi al 2,9% del mercato europeo [8].