L’esplosione dei nuovi strumenti di finanza alternativa

La recente crisi e la nascita di nuovi strumenti di credito

Il recente inasprimento dei criteri di selezione delle imprese per la concessione di prestiti da parte delle banche, seppur non paragonabile per via dei vari interventi a tutela del sistema successivamente adottati, richiama alla memoria la stretta creditizia susseguitasi alla crisi finanziaria per la bolla speculativa dei mutui subprime nel 2007.

L’accesso al credito da parte delle imprese è un tema ricorrente e oggi, ancor di più, risulta essere strettamente correlato a problemi di solvibilità. 

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Come il sistema-impresa era uscito dal primo lockdown

Sulla base dell’elaborato estratto da Impact Indicator, la fotografia scattata allo scenario post-lockdown nel mese di maggio 2020, ha visto quasi 1 impresa su 3 (28,99%) subire negativamente gli impatti dell’emergenza economica, uscendone potenzialmente a rischio di insolvenza.  

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I ritardi nei pagamenti

Ad aggravare ulteriormente lo scenario relativo alla mancanza di liquidità circolante, va menzionata la condizione di ritardi nei pagamenti commerciali (B2B) che risulta intrinseco al sistema-impresa.

Durante i primi 3 trimestri del 2020 (gennaio-settembre), in Italia, il 49% delle fatture B2B (quasi 1 su 2) è stato pagato oltre i termini concordati, con una media di oltre 40 giorni di ritardo.

Questo dato è in continua crescita negli ultimi anni, rispettivamente del +2% in confronto al 2019 (47%) e del +3% rispetto al 2018 (46%) e trasforma il fatturato generato dalla forza vendita in una speranza di incasso.

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L’esplosione dei canali FinTech di finanza alternativa

Come visto in precedenza, importanti fattori come le criticità preesistenti legate ai ritardi dei pagamenti commerciali, l’inasprimento dei criteri di selezione delle imprese a cui concedere prestiti da parte delle banche e, per ultima, la recente crisi economica dovuta all’emergenza Covid-19, hanno potuto contribuire all’esplosione di strumenti fintech dedicati alla finanza alternativa i quali, sebbene ancora di valori limitati rispetto alle banche, rappresentano oggi una realtà consolidata.

Secondo KPMG, a livello globale, il mercato della finanza alternativa, nel 2018 aveva un valore pari a 300 mld di euro, che potrebbe crescere fino a 500 mld di euro nel 2023.

Considerando unicamente la realtà italiana, nel periodo intercorso tra luglio 2019 e giugno 2020, l’ammontare totale gestito da questi canali fintech è stato di 2,76 mld di euro, in crescita del +4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A rilevarlo è il terzo Quaderno di ricerca sulla Finanza alternativa per le pmi in Italia, redatto dagli Osservatori Entrepreneurship Finance&Innovation della School of Management del Politecnico di Milano (comunicato stampa di Innexta e Politecnico di Milano).

Il canale maggiormente utilizzato è stato quello dell’invoice trading, che ha gestito, nel periodo di tempo menzionato precedentemente, quasi 1,157 mld di euro, ovvero il 23% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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Glossario

 

Per finanza alternativa* si intende l’insieme di prodotti innovativi a disposizione di una vasta clientela, principalmente persone fisiche e PMI, erogati al di fuori del canale bancario per soddisfare le diverse esigenze finanziarie.

Fintech** rappresenta la fornitura di prodotti e servizi finanziari attraverso le più avanzate tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT). Vista la loro natura altamente tecnologica, le imprese tecnofinanziarie sono generalmente nuove imprese che fondano la loro stessa filosofia di affari sulle ICT, contrapponendosi a quello più tradizionale delle aziende già esistenti.

*Fonte: https://quifinanza.it/finanza/finanza-alternativa-nuovo-credito-per-le-pmi-dal-web/85300/

**Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Tecnofinanza

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