In un’azienda manifatturiera globale, dove ogni ingranaggio della supply chain deve funzionare con precisione, la selezione dei fornitori rappresenta molto più di una semplice fase operativa. È una questione di fiducia, controllo e responsabilità. Ogni materia prima, ogni componente, ogni servizio esterno deve arrivare da partner affidabili, trasparenti e conformi alle normative internazionali.
Eppure, per il team Procurement di una grande realtà industriale (con più di 300 dipendenti e un fatturato di oltre 30 milioni di euro), ora cliente Creditsafe, il processo di onboarding dei fornitori era tutt’altro che semplice.
Quando il cliente si è rivolto a Creditsafe il processo era macchinoso e lungo. Per ogni nuovo potenziale fornitore, il team era costretto a utilizzare due diverse piattaforme: una per i controlli di affidabilità finanziaria (credit check), l’altra per il monitoraggio delle attività sospette legate all’antiriciclaggio (AML). Non esisteva alcun sistema integrato. Ogni verifica veniva effettuata singolarmente, con accessi, login, creazione manuale di profili, esportazione dei report e raccolta dei documenti.
Una volta raccolte queste informazioni, i membri del team completavano un questionario di valutazione del rischio del fornitore per poi salvare tutto su cartelle condivise nel cloud aziendale. Un sistema che, oltre a essere inefficiente, era vulnerabile a errori, dimenticanze e problemi di tracciabilità.