Informazioni importanti come quelle sui protesti, sono fruibili in tempo reale (se disponibili) all'interno dei Report aziendali e rappresentano un importante elemento sulla scelta di collaborazione con un'azienda.
Parlare di protesti potrebbe sembrare anche banale. Ma è sembre meglio non dare nulla per scontato.
I protesti sono atti pubblici che certificano il mancato pagamento di un titolo di credito (assegno o cambiale). Sono redatti da un Ufficiale Levatore e vengono pubblicati nel Registro Ufficiale dei Protesti.
Al mancato pagamento di un assegno o una cambiale segue la notifica all’Ufficiale Levatore che “leva” il protesto. Questa prima fase viene effettuata normalmente entro 8/15 giorni per gli assegni ed entro 1 anno per le cambiali.
La banca di riferimento, quindi, comunica il titolo di credito scoperto al CAI ento 30 giorni dalla levata.
Entro i 10 giorni che seguono alla sua comunicazione, il CCIAA registra il dato e lo rende pubblico.
L’iscrizione del protesto al CAI (Centro Allarme Interbancaria) implica al soggetto il divieto di emissione di altri assegni, nonchè sanzioni pecuniarie e pesanti limitazioni sulla concessione del credito.
Protesti
Per poter cancellare un protesto derivante da assegno occorre innanzitutto – sembrerà banale - estinguere il debito contratto.
Una volta fatto ciò è necessario attendere 12 mesi da quando il protesto è stato pubblicato e chiedere quindi la riabilitazione e la sua verifica al CCIAA.
Intercorso un periodo che va dai 2 ai 20 giorni è quindi possibile richiederne la cancellazione.
Cambiali
La cancellazione dei protesti sulle cambiali “dipende” invece dal periodo entro quando è stato estinto il debito.
Se il debito è stato estinto entro 12 mesi dalla data di iscrizione del protesto allora è possibile comunicarlo al CCIAA che procederà alla cancellazione del protesto.
Nel caso in cui, invece, il debito sia stato estino oltre 12 mesi dalla data di iscrizione del protesto allora è necessario richiedere – innanzitutto – la verifica del pagamento al CCIAA per la riabilitazione. Entro i 20 giorni successivi sarà quindi possibile richiederne la cancellazione.
Cancellazione automatica
Il protesto decade automaticamente dopo 5 anni dalla levata e scompare dal registro informatico della camera di commercio. In caso contrario, bisognerà contattare CCIAA e chiedere di forzare il processo.
La cancellazione automatica non esime il protestato dal pagare il debito. Il creditore potrà sempre e comunque attivare ulteriori misure esecutive.
I protesti sono sempre disponibili all’interno dei Report sulle aziende italiane Creditsafe in seguito al loro deposito presso le Camere di Commercio.
Richiedi un report aziendale gratis e verifica lo stato di salute di clienti, fornitori e competitor.