L'Accordo di Parigi ha istituito anche un meccanismo di finanziamento per sostenere i paesi in via di sviluppo nella loro transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Questo comprende finanziamenti pubblici e privati, nonché la creazione di mercati del carbonio in grado di incentivare la riduzione delle emissioni, come l’Emission Trading System (ETS) europeo.
Il meccanismo di finanziamento è stato stabilito con l'obiettivo di raggiungere un flusso di 100 miliardi di dollari entro il 2020 da parte dei paesi sviluppati ai paesi in via di sviluppo. Questo finanziamento è destinato a sostenere e promuovere iniziative volte a mitigare le emissioni di gas serra e adattarsi ai cambiamenti climatici.
Esistono diverse fonti di finanziamento per il meccanismo, tra cui il Fondo verde per il clima, istituito dall'ONU per aiutare i paesi a sviluppare e attuare le loro strategie climatiche. Il Fondo verde per il clima è alimentato da contributi volontari da parte dei paesi donatori e dalla comunità finanziaria privata.
Oltre al Fondo verde per il clima, ci sono anche altri meccanismi finanziari internazionali che supportano le attività climatiche, tra cui il Programma per lo sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) e il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP). Questi meccanismi forniscono finanziamenti e supporto tecnico ai paesi in via di sviluppo per l'attuazione delle loro strategie climatiche e l'adozione di tecnologie a bassa emissione di carbonio.
Inoltre, ci sono anche iniziative private e pubblico-private che supportano il meccanismo di finanziamento dell'Accordo climatico di Parigi, tra cui i finanziamenti per le energie rinnovabili, la sostenibilità ambientale e la mitigazione del clima: sono tutte strategie importanti per il raggiungimento degli obiettivi climatici a livello globale.