Osservatorio chiusure d'impresa 2023

L'analisi delle chiusure d'impresa del 2023 comparate con il 2022 ed il 2021

3 Min.
Chapter 1

In aumento le chiusure d'impresa nel 2023

Analisi generale

Al termine dell'anno appena trascorso, Creditsafe ha eseguito una dettagliata analisi sull’andamento delle imprese costrette a sospendere la loro operatività economica.

Nel 2023 le aziende che hanno chiuso la loro attività sono aumentate del +5,2% rispetto all’anno precedente: complessivamente si tratta di 357.284 unità contro le 339.494 imprese chiuse nel 2022.
Il trend degli ultimi tre anni ci mostra come il tessuto imprenditoriale italiano registri un graduale aumento di imprese che non riescono ad affrontare le difficili condizioni del contesto economico. Confrontando l’anno da poco terminato con il 2021, invece, si evidenzia un incremento pari al +6,3%.

Una spiegazione plausibile di questo fenomeno può essere ricercata nell'incremento dei prezzi dell’energia e delle materie prime che, insieme ai conflitti internazionali e all’aumento costante dei tassi di interesse, ha influenzato il panorama imprenditoriale italiano e internazionale, indicando possibili sfide o fluttuazioni nel contesto economico e sottolineando l'importanza di monitorare attentamente le tendenze nel mondo imprenditoriale italiano.

Chapter 1

Andamento mensile delle chiusure d'impresa

Analisi mensile

Analizzando l’andamento mese per mese, si può notare come il picco maggiore si sia registrato a gennaio con 60.999 attività cessate, corrispondente al 17% del totale. A seguire si trova febbraio (11%) e dicembre (10%).

Un aspetto interessante è osservare le variazioni del dato rispetto agli anni precedenti: in questo caso, ottobre ha registrato l’incremento più significativo rispetto al 2022, vale a dire un aumento del +29% di imprese chiuse (25.146 vs. 32.386). Nonostante l’anno appena passato abbia registrato complessivamente un aumento di chiusure di attività, agosto risulta essere il periodo dell’anno in cui si segna una decrescita più evidente, ovvero il -16% rispetto al 2022 (19.406 vs. 16.325).

Dall'analisi del grafico emerge chiaramente che la concentrazione dei dati è più marcata nel primo e nell’ultimo trimestre dell'anno, con particolare evidenza nel Q4 del 2021. Mentre negli altri periodi i valori sono in media più bassi. 

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Analisi delle chiusure d'impresa per area geografica

Analisi per area

A livello di macroaree geografiche, il Centro è la zona in cui nel 2023 si sono registrate maggiori chiusure aziendali, vale a dire il 24,2% della totalità (86.623 imprese). A seguire troviamo il Nord-Ovest con il 24%, il Sud con il 22,9%, il Nord-Est con il 19,6% e infine le Isole con circa il 9%.

Per approfondire meglio l’andamento del fenomeno è interessante confrontare questi dati con quelli degli anni precedenti: rispetto al 2022, le Isole hanno registrato un incremento superiore a tutte le altre zone, ovvero +21% di attività cessate (21.313 vs. 33.248), e un aumento del +56% rispetto al 2021.
Per contro, il Nord-Ovest è l’unica macroarea in cui si è verificata una discreta inversione del trend: le chiusure nel 2023 sono diminuite del -8,4% a differenza dell’anno precedente (93. 449 vs. 85.571), rendendo questa zona la più resistente alle minacce del tessuto imprenditoriale italiano.  
Nel Nord-Est, invece, si è assistito ad un incremento piuttosto lieve dal 2022, poiché confrontato con la media complessiva, è aumentato del +2,3% (68.329 vs. 69.916).

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Analisi delle chiusure d'impresa per settore merceologico

Analisi per codice ATECO

Osservando le chiusure di impresa per macrosettori merceologici, nel 2023 i comparti che hanno registrato una maggiore diminuzione sono il Commercio (G – pari al 27% con 96.008 unità), seguito da Costruzioni (F – con il 14% e 51.646 unità) e Agricoltura, silvicultura e pesca (A - con il 10% e 37.976 imprese), confermando il trend degli anni precedenti.

Rispetto all’andamento degli ultimi due anni, il settore delle Costruzioni (F) registra un leggero calo di imprese cessate (- 6%) rispetto al 2022, mentre è aumentato del +8% rispetto al 2021. Al contrario, le chiusure aziendali nel macrosettore dell’Estrazione di Minerali da Cave e Miniere (B) sono aumentate del +41% nell’ultimo anno; così come le chiusure nel settore delle Attività Immobiliari (L) sono incrementate del +27%, posizionandosi come i comparti in cui si sono verificati gli aumenti più significativi.

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Chiusure d'impresa per forma giuridica

Analisi per forma giuridica

L’analisi per tipologia di società ci mostra che la distribuzione delle chiusure del 2023 è in linea con quella degli anni passati. Le Società Individuali corrispondono a circa il 62% della totalità di aziende chiuse (86.318), seguite dalle Società di Capitali e di Persone, rispettivamente con il 24% e 14%.
Rispetto al 2022, si è assistito ad una diminuzione del -3% per le Società Individuali, mentre quelle di Capitali sono aumentate del 17% (74.059 vs. 86.318) e quelle di Persone del 32% (38.093 vs. 50.402).

Osservando l’andamento negli ultimi tre anni, sono solo le Società di Persone a mantenere costante il trend positivo di crescita di chiusure aziendali: dal 2021 al 2023 le attività di questo tipo sono aumentate del +49%. Tuttavia, mentre le Individuali sono aumentate dal 2021 al 2022 del +18%, si è poi registrata una decrescita rispetto al 2023 (193.369 vs. 227.323 vs. 220.552). Scenario contrario invece per le Società di Capitali, le quali dal 2021 al 2022 sono calate del -20% e nell’anno successivo sono aumentate del +17%% (92.207 vs. 74.059 vs. 86.318).