Millennium Development Goals: cosa sono gli Obiettivi di sviluppo del Millennio

L’inizio del nuovo millennio ha portato con sé la necessità di affrontare, per la prima volta, i temi legati alla sostenibilità e alle condizioni di vita della popolazione mondiale. Per tale motivo, nel settembre 2000 viene sottoscritta dai paesi membri delle Nazioni Unite la Dichiarazione del Millennio con l’obiettivo di chiarire e stabilire i principali goals internazionali da raggiungere entro il 2015.

I Millennium Development Goals (MDG) sono, quindi, gli 8 obiettivi ambiziosi stabiliti dall’ONU che spaziano dalla lotta alla fame e alla povertà alla tutela dell’ambiente, dalla promozione dei diritti della donna, all’accesso a educazione e sanità.

Con gli MDG, la Comunità internazionale si pone per la prima volta dei target di medio-lungo periodo sui temi ambientali, sociali e di governance. Parliamo dei reali predecessori dei Sustainable Development Goals.

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Quali sono i Millenium Development Goals o MDGs?

Vediamo di seguito gli obiettivi e i risultati conseguiti per ciascun MDG nel periodo 1990-2015.

 

MDG 1: sradicare la povertà estrema e la fame nel mondo

OBIETTIVO: dimezzare il numero delle persone che vivono sotto la soglia di povertà estrema, all’interno dell’arco temporale 1990-2015.

RISULTATO: Le persone estremante povere sono passate da essere 1.926 mld a diventare 836 mln, rappresentando l’11% della popolazione mondiale e raggiungendo l’obiettivo. Altri risultati rilevanti sono:

- il dimezzamento delle persone denutrite nei paesi in via di sviluppo;

- il dimezzamento dei bambini denutriti sotto i 5 anni;

- l’aumento di quasi tre volte della quota di lavoratori della classe media.

Nonostante i risultati siano stati incoraggianti non possono considerarsi sufficienti poiché la maggior parte delle situazioni estremamente gravi sono circoscritte in determinate aree geografiche come l’Africa Sub-Sahariana e l’Asia Meridionale, aprendo ad una riflessione sul livello di disuguaglianza che, ancora oggi, perseguita il mondo.

MDG 2: rendere universale l’istruzione primaria

OBIETTIVO: assicurare a tutti i bambini nel mondo, includendo sia maschi che femmine, l’accesso all’istruzione primaria entro il 2015.

RISULTATO: Il secondo Obiettivo del Millennio è stato raggiunto in paesi in via sviluppo situati in Asia Orientale e in Nord Africa, toccando il 97% della popolazione. Nonostante i progressi significativi si sono registrati ritardi di alfabetizzazione in Africa Sub Sahariana e, inoltre, le donne rappresentano i 2/3 delle persone analfabete nel mondo.

MDG 3: promuovere la parità dei sessi e l’autonomia delle donne

OBIETTIVO 1: diminuire la disparità di genere nell’ambito dell’istruzione.

OBIETTIVO 2: ridurre il gender gap in ambito lavorativo.

RISULTATO: per il primo obiettivo la disparità di genere è stata abbassata su tutti i livelli di scolarizzazione, ma non possiamo affermare lo stesso sul mercato del lavoro. Purtroppo qui si incontrano ancora forti differenze sia dal punto di vista salariale che di opportunità. Quest’ultimi sono problemi non risolti neppure nei paesi occidentali come l’Italia, dove il Gender Pay Gap è pari al 6,2% e si accentua soprattutto a livelli dirigenziali, ad alti livelli di formazione e nel settore privato [Istat, 2021].

MDG 4: Ridurre la mortalità infantile

OBIETTIVO: ridurre di 2/3 la mortalità dei bambini con meno di 5 anni tra il 1990-2015.

RISULTATO: solo la metà di tale obiettivo è stato raggiunto a causa delle evidenti divergenze tra paesi su base geografica. L’aumento di assistenza infantile, campagne di vaccinazione, infrastrutture igienico-sanitarie sono azioni fondamentali per la tutela della salute dei neonati e delle loro madri, ma non hanno contribuito a raggiungere il target. Gli sforzi compiuti sono stati insoddisfacenti in Caucaso, Africa Sub-Sahariana, Asia Meridionale e Centrale e Oceania.

MDG 5: migliorare la salute materna

OBIETTIVO 1: ridurre di ¾ il tasso di mortalità materna

OBIETTIVO 2: raggiungere l’accesso universale alla salute riproduttiva

RISULTATO: entrambi gli obiettivi del MDG5 non sono stati raggiunti. Nel primo caso, si è arrivati ad una diminuzione del 45% del tasso di mortalità materna, con forti disparità tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo e «la maggior parte della riduzione si è concretizzata dal 2000». Nel secondo caso, invece, si è ancora più lontani poiché «1 bambino su 4 nasce ancora senza assistenza medica adeguata» e «solo il 52% delle donne incinte è stata visitata almeno 4 volte durante la gestazione».

MDG 6: combattere l’HIV/AIDS, la malaria e altre malattie

OBIETTIVO: contrastare l’espansione e l’insorgere di malattie come HIV/AIDS, malaria e pandemie concentrando risorse, trattamenti e strumenti nei paesi in via di sviluppo dove si registra la maggior parte delle persone affette da malattie.

RISULTATO: Sono stati raggiunti ottimi risultati, soprattutto dal 2000, grazie alla sensibilità sul tema dell’opinione pubblica e l’impegno politico dimostrato dai paesi industrializzati, ma pare evidente che altri sforzi dovranno essere impiegati.

MDG 7: garantire la sostenibilità ambientale

OBIETTIVO: integrare i principi di sostenibilità nelle politiche statali, ridurre la perdita di biodiversità, dimezzare la quota di persone senza accesso all’acqua potabile e servizi igienico-sanitari, ridurre la quota di persone che vivono nelle baraccopoli.

RISULTATO: Dal punto di vista strettamente ambientale, sono stati compiuti passi soddisfacenti sull’inquinamento stratosferico - con l’eliminazione del 98% delle sostanze dannose per l’ozono - e sulla tutela della biodiversità, grazie all’incremento di aree protette terrestri e marine in regioni ambientalmente strategiche come l’America latina e i Caraibi. In merito al biossido di carbonio, si sono verificati solo peggioramenti: dal 1990 al 2015 la concentrazione di CO2 è aumentata di circa il 13%, rimandando il problema dell’inquinamento di gas serra ai decenni successivi.

MDG 8: sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo

OBIETTIVO: incrementare l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo, l’accesso al mercato, la riduzione del debito degli stati, l’accesso a medicine, a internet e alle nuove tecnologie.

RISULTATO: aumento del 66% di finanziamenti per l’assistenza allo sviluppo nel periodo 2000- 2014; la penetrazione globale di internet copre il 43% della popolazione mondiale; il 95% della popolazione mondiale è coperta da segnali telefonici; riduzione della dipendenza finanziaria dei paesi in via di sviluppo a favore dei paesi industrializzati.

 

I Millennium Development Goals sono gli obiettivi che, per la prima volta, hanno stabilito dei target a livello globale. Nonostante ciò non si è ottenuto quanto sperato poiché i goals sono stati indirizzati solo verso gli stati nazionali senza coinvolgere, con apposite normative, le aziende e i consumatori, nonché i principali produttori di gas serra.

Dall’esperienza degli MDGs, nascono i Sustainable Development Goals che hanno permesso, tramite l’imposizione di specifiche normative, di stabilire degli obiettivi verso una politica carbon neutral.

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